L’utilizzo (etico) dell’intelligenza artificiale in un’agenzia pubblicitaria
Come agenzia pubblicitaria anche noi siamo stati travolti dalle opportunità dell’intelligenza artificiale. L’abbiamo prima studiata, poi testata a piccole dosi, e ora la usiamo quotidianamente. Strumenti come Midjourney e ChatGPT sono entrati a tutti gli effetti nella nostra cassetta degli attrezzi. Il loro utilizzo offre opportunità creative interessanti, ma deve essere affrontato con attenzione per garantire trasparenza e responsabilità.
L’utilizzo di questi strumenti arricchisce i progetti e porta un valore nuovo ai clienti: l’unicità. Le immagini generate con Midjourney sono uniche per definizione. La matrice stessa dello strumento non permette di ricreare mai due o più volte la stessa immagine. Quindi quello che Midjourney crea, è unico. Offrire qualcosa di unico ad un cliente non è male, giusto? L’unicità è un valore enorme. Va però sottolineata una cosa:
le agenzie pubblicitarie dovrebbero dichiarare apertamente quando le immagini vengono generate attraverso strumenti di IA come Midjourney, Adobe Firefly, Dall•E, Gemini o software simili.
Questo atteggiamento evita di ingannare il pubblico, proteggendo la fiducia e la credibilità dell’agenzia.
L’utilizzo dell’IA può essere affiancato da una comunicazione chiara su come le immagini vengono create, senza far passare l’opera come risultato esclusivamente del lavoro umano. Questa trasparenza favorisce un rapporto di fiducia tra agenzia, cliente e consumatori. Oggi quasi ci si vergogna ad ammettere di essersi affidati a questi strumenti, ma si tratta di nuovi strumenti, esattamente come quando, venti anni fa, sono esplosi i programmi di progettazione grafica. Siamo ora in un momento di espansione di nuovi orizzonti e nuove possibilità. E creare, anzi, generare immagini complesse, in molti casi non è più difficile come in passato (almeno per chi ha studiato approfonditamente gli strumenti di intelligenza artificiale). Questa, ad esempio, è stata generata in pochi minuti.
L’AI per la generazione delle immagini, in pratica
Per realizzare il manifesto di Halloween per Pro Loco Gradara, abbiamo costruito lo sfondo di una collina con delle lapidi. Eravamo alla ricerca di un’ambientazione tetra, ed eccola qua. Un tempo avremmo dovuto lavorare di gomito con fotomontaggi importanti, ora questa parte la sostituiamo, quando possibile, con l’IA. In questo caso con Midjourney. Ecco lo sfondo base da cui siamo partiti.
Prompt, chi parla?
Il prompt iniziale è stato preciso, ci ha permesso di ottenere velocemente il risultato sperato:
green hill, some tombstones to the ground, background sky with gradients of dark purple and dark blue, no sun, no clouds, just a background for a halloween poster, hyper realistic photography, national geographic style –ar 16:9 –s 100.
Ampliare l’immagine
Immagine approvata dal cliente, è stato necessario “ampliarla”, costruendo alcune parti per consentire gli zoom nei reel e nei video che avremmo dovuto creare in seguito. A questo punto entra in gioco il riempimento generativo di Photoshop, con cui abbiamo letteralmente aggiunto pezzi all’immagine. Ecco il processo.
Con un lavoro relativamente veloce, abbiamo fornito al nostro cliente uno sfondo da usare per gli eventi di Halloween. Uno sfondo che fino a un anno fa avrebbe richiesto un impegno e un costo sicuramente maggiore, o una scelta di immagini stock già pronte e preconfezionate (probabilmente usate già da altri, quindi non proprio originali).
La facilità d’uso e la garanzia del risultato unico sono dunque un valore per noi come agenzia e per il cliente. E strumenti di IA, usati in questo modo, ben vengano!
Inserisci l’IA nella tua azienda
Se vuoi sapere come integrare un progetto di intelligenza artificiale nella tua azienda o nella tua attività, contattaci. Sarà bellissimo parlarne insieme!