misura di un opera d'arte

L’importanza degli standard nella Comunicazione e nella Grafica

Nel settore della comunicazione e della grafica, il rispetto degli standard non è solo una questione di precisione, ma di coerenza e chiarezza. Mantenere un ordine rigoroso nell’organizzazione dei dati, specialmente quando si parla di misure, può fare la differenza tra un progetto ben eseguito e uno che causa confusione. In un contesto in cui le specifiche tecniche devono essere facilmente interpretabili e condivise, gli standard diventano una sorta di linguaggio comune che evita errori e fraintendimenti.

Lo standard nelle misure bidimensionali (2D): prima la Base, poi l’Altezza

Quando si lavora con grafiche bidimensionali (2D), come manifesti, volantini o qualsiasi elemento visivo, è fondamentale rispettare l’ordine delle misure: larghezza per altezza, o, più comunemente, base per altezza. Ad esempio, il classico manifesto di misura 70×100 cm chiamato settantacento indica che la base è di 70 cm e l’altezza è di 100 cm. Questo è lo standard più utilizzato nel mondo della comunicazione visiva e della grafica.

La corretta indicazione delle dimensioni è cruciale per garantire che ci si capisca durante un brief e che i materiali siano stampati correttamente e adattati agli spazi richiesti. Un errore nell’inversione di questi valori potrebbe causare un risultato visivo non conforme alle aspettative, con evidenti ripercussioni sui tempi di lavoro e la qualità finale del progetto. Per questo motivo, aziende ed agenzie devono prestare estrema attenzione nel rispettare questo standard e ricordare che la larghezza va sempre indicata per prima.

L’Arte e l’inversione dello standard: Altezza prima della Larghezza

Nel mondo dell’arte, tuttavia, lo standard può essere diverso. Nella descrizione di opere artistiche, in particolare dipinti, si usa indicare prima l’altezza e poi la larghezza. Questo riflette un’antica convenzione che considera l’altezza dell’opera come l’elemento primario da comunicare, seguito dalla larghezza. Un quadro, ad esempio, potrebbe essere descritto come 100×70 cm, segnalando un’altezza di 100 cm e una larghezza di 70 cm.

Se si ignorano questi standard specifici al contesto, si rischia di generare confusione. Chi si occupa di gestire le informazioni sulle dimensioni di opere artistiche deve avere ben chiaro questo cambio di prospettiva rispetto al mondo della grafica e del design.

Misure Tridimensionali (3D): entra in gioco la Profondità

Quando si passa dal 2D al 3D, come accade per le sculture, le installazioni o altri oggetti tridimensionali, oltre alla larghezza e all’altezza, entra in gioco anche una terza misura: la profondità. In questo caso, lo standard più comune è indicare le dimensioni nell’ordine di  larghezza x altezza x profondità.

È fondamentale mantenere la coerenza nell’ordine di queste misure. Ad esempio, una scultura con dimensioni di 50x100x30 cm significa che ha un’altezza di 50 cm, una larghezza di 100 cm e una profondità di 30 cm. Se non si rispetta questo standard, il rischio di fraintendimenti è altissimo: un errore nel trasmettere le dimensioni esatte può portare a valutazioni sbagliate sullo spazio necessario o sull’effetto finale dell’opera.

Perché seguire le regole? Una questione di Professionalità

Rispondere agli standard non è solo una questione tecnica, ma di professionalità. Seguire regole precise nella comunicazione delle misure permette di evitare errori che possono costare caro, sia in termini di tempo che di risorse. Per un’agenzia di comunicazione, mantenere un approccio rigoroso agli standard significa anche dimostrare una cura per i dettagli, che trasmette fiducia e sicurezza al cliente.

Nel mondo della grafica e della comunicazione visiva, dove ogni dettaglio conta, attenersi agli standard è la base di un lavoro di qualità. Non è solo una questione di misure, ma di come queste vengono percepite e interpretate da chi ci lavora e da chi ne usufruisce. Che si tratti di un manifesto, un’opera d’arte o una scultura, il rispetto degli standard è il fondamento su cui costruire un progetto di successo.

Conclusione: Attenzione ai dettagli fra Grafica e Arte

Nel nostro lavoro, siamo costantemente circondati da numeri, dati e misure. Un’agenzia di comunicazione che si distingua per la sua attenzione agli standard dimostra professionalità e competenza. Un piccolo errore nell’ordine di grandezza o nell’ordine delle dimensioni può sembrare insignificante, ma può avere conseguenze enormi sul risultato finale. Per questo motivo, è essenziale rimanere sempre vigili e rispettare le convenzioni consolidate nel settore, assicurando così un lavoro impeccabile e coerente.

L’ordine delle misure può sembrare un dettaglio, ma nel mondo della comunicazione, i dettagli sono tutto.

Paolucci Marketing sbarca a New York con un progetto web e la notizia finisce sui quotidiani. È un esempio di internazionalizzazione riuscita e di come la qualità italiana sia ancora apprezzata oltreoceano.

Scrivo questo post dopo le tante chiacchierate fatte con colleghi. Facebook non tutela gli utenti ed i social media manager.

Oggi un mio cliente è stato contattato da questo profilo che utilizza colori e logo del noto social network, con un tentativo di truffa.

Al fianco di Misano Adriatico anche nel 2021, per una comunicazione brillante, originale e soprattutto efficace.

n collaborazione con Alma Mater Studiorum – Università di Bologna abbiamo realizzato un video e un reportage fotografico per un importante progetto di tutela degli ecosistemi marini

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La crescita rapidissima dei negozi online, che in Italia nel 2019 ha segnato un +30% rispetto all’anno precedente e un +140% rispetto al 2015 (fonte: Ecommerce Monitor), affronta un’incredibile accellerata in questi giorni di emergenza e lockdown.

A confermarlo sono i dati forniti da Nielsen:

Per quanto riguarda l’eCommerce, il trend delle vendite di prodotti di largo consumo online da lunedì 9 a domenica 17 marzo è stato del +97,2%, in rialzo di 15pp rispetto al trend della settimana precedente.

La creatività, le intuizioni e il design sono importanti, ma senza un approfondito studio del mercato e dei competitor il risultato non sarà mai davvero completo.

Abbiamo scritto questo sulla nostre pagine Facebook e LinkedIn lo scorso 22 novembre. Avevamo da poco presentato un documento rilegato che raccoglieva due settimane di studio e analisi per la riprogettazione del brand name e del logo di un nostro cliente.

Partire dai dati è importante per lo svolgimento dell’intero processo creativo, ok, ma quali dati? Google Analytics e gli Insights di Facebook sono strumenti potentissimi, che offrono moltissime informazioni utili, ma come già avrai intuito dal tono di questa frase, non bastano.

I primi dati raccolti erano infatti prevalente demografici e riguardavano le scelte di navigazione del sito web dell’azienda. Li abbiamo esaminati e “parcheggiati” per passare ad un secondo livello di profondità utilizzando gli strumenti SEO Zoom e Google Search Console, che ci hanno fornito informazioni sulle ricerche, sulle abitudini e sui dubbi del pubblico, ma anche sui punti di forza e di debolezza dei competitor. Raccolti e parcheggiati anche questi, ci siamo trovati con due interessanti insiemi, ma eravamo intenzionati ad andare ancora più a fondo.

Analisi e consulenza

 

Dai dati online ai dati offline

Un questionario, semplicissimo, come quelli di una volta. È stato presentato ai clienti per un breve periodo e le risposte ottenute hanno confermato alcune intuizioni ed aperto nuove possibilità. Ecco così un terzo insieme di informazioni “genuine”, fornite direttamente dai clienti.

Il quarto e ultimo insieme lo abbiamo riempito con le informazioni sulle buyer personas, ottenute dai diversi confronti con i responsabili ed il personale della struttura.

Quindi, ricapitolando:

  1. Dati di Google Analytics e Facebook Insights;
  2. Dati di SEOZoom e Google Search Console;
  3. Dati raccolti dal questionario;
  4. Dati riguardanti le buyer personas.

Una volta pronti questi quattro insiemi, abbiamo iniziato ad unire i puntini, incrociare le informazioni dell’azienda, del pubblico e dei competitor. Il risultato ha aiutato noi a preparare le basi con cui progettare la nuova comunicazione del brand, e ha aiutato l’azienda stessa nelle scelte commerciali da intraprendere nel breve periodo.

Analisi e consulenza marketing

L’analisi preliminare permette di arrivare dritti al punto, evitando errori ed eliminando eventuali intuizioni che, se non confermate dai dati, possono spesso condurre in vicoli bui. Insomma, i dati permettono di lavorare e soprattutto comunicare meglio.

A noi questo piace un sacco. E a te?