Dal tuo ecommerce a Facebook Shop, e ritorno. L’integrazione tra diverse piattaforme è oggi uno dei punti di forza per le vendite online. Si tratta di un’occasione per aumentare i touch point con il pubblico e mantenere il contatto con esso.

Menu online, pagine web per il delivery, ecommerce, packaging, portiamo i tuoi servizi sul digitale per farti lavorare meglio e di più.

Fai crescere il tuo ecommerce: bastano pochi mesi di lavoro (fatto bene) per aumentare le vendite. Dai un’occhiata ai risultati che abbiamo fatto raggiungere ad un nostro cliente raggiunto nel primo semestre del 2020.

La crescita rapidissima dei negozi online, che in Italia nel 2019 ha segnato un +30% rispetto all’anno precedente e un +140% rispetto al 2015 (fonte: Ecommerce Monitor), affronta un’incredibile accellerata in questi giorni di emergenza e lockdown.

A confermarlo sono i dati forniti da Nielsen:

Per quanto riguarda l’eCommerce, il trend delle vendite di prodotti di largo consumo online da lunedì 9 a domenica 17 marzo è stato del +97,2%, in rialzo di 15pp rispetto al trend della settimana precedente.

Il web è sempre dalla nostra parte. Un fedele alleato pronto a parlare di noi quando non ci siamo, quando non siamo in azienda, o quando in azienda non possiamo andarci. Proprio come in questi giorni, mentre tutto va a rilento e di certezze non ce ne sono granché. Tranne una: il web esiste ed è pronto a fare la sua parte.

La creatività, le intuizioni e il design sono importanti, ma senza un approfondito studio del mercato e dei competitor il risultato non sarà mai davvero completo.

Abbiamo scritto questo sulla nostre pagine Facebook e LinkedIn lo scorso 22 novembre. Avevamo da poco presentato un documento rilegato che raccoglieva due settimane di studio e analisi per la riprogettazione del brand name e del logo di un nostro cliente.

Partire dai dati è importante per lo svolgimento dell’intero processo creativo, ok, ma quali dati? Google Analytics e gli Insights di Facebook sono strumenti potentissimi, che offrono moltissime informazioni utili, ma come già avrai intuito dal tono di questa frase, non bastano.

I primi dati raccolti erano infatti prevalente demografici e riguardavano le scelte di navigazione del sito web dell’azienda. Li abbiamo esaminati e “parcheggiati” per passare ad un secondo livello di profondità utilizzando gli strumenti SEO Zoom e Google Search Console, che ci hanno fornito informazioni sulle ricerche, sulle abitudini e sui dubbi del pubblico, ma anche sui punti di forza e di debolezza dei competitor. Raccolti e parcheggiati anche questi, ci siamo trovati con due interessanti insiemi, ma eravamo intenzionati ad andare ancora più a fondo.

Analisi e consulenza

 

Dai dati online ai dati offline

Un questionario, semplicissimo, come quelli di una volta. È stato presentato ai clienti per un breve periodo e le risposte ottenute hanno confermato alcune intuizioni ed aperto nuove possibilità. Ecco così un terzo insieme di informazioni “genuine”, fornite direttamente dai clienti.

Il quarto e ultimo insieme lo abbiamo riempito con le informazioni sulle buyer personas, ottenute dai diversi confronti con i responsabili ed il personale della struttura.

Quindi, ricapitolando:

  1. Dati di Google Analytics e Facebook Insights;
  2. Dati di SEOZoom e Google Search Console;
  3. Dati raccolti dal questionario;
  4. Dati riguardanti le buyer personas.

Una volta pronti questi quattro insiemi, abbiamo iniziato ad unire i puntini, incrociare le informazioni dell’azienda, del pubblico e dei competitor. Il risultato ha aiutato noi a preparare le basi con cui progettare la nuova comunicazione del brand, e ha aiutato l’azienda stessa nelle scelte commerciali da intraprendere nel breve periodo.

Analisi e consulenza marketing

L’analisi preliminare permette di arrivare dritti al punto, evitando errori ed eliminando eventuali intuizioni che, se non confermate dai dati, possono spesso condurre in vicoli bui. Insomma, i dati permettono di lavorare e soprattutto comunicare meglio.

A noi questo piace un sacco. E a te?

Abbiamo aggiornato la nostra comunicazione. Curare l’immagine di un brand è importante e noi dobbiamo essere i primi a dare il buon esempio. In particolare, dobbiamo essere i primi a comunicare meglio. Per noi, per i nostri clienti e per i clienti dei clienti. E abbiamo scelto la semplicità: un messaggio unico, deciso, che può essere letto in due modi differenti. Proprio così, sei tu a scegliere se Comunica meglio è rivolto a chi sta leggendo o a chi lo ha scritto.

Per la serie: “comunica meglio, tu”; oppure “Paolucci Marketing comunica meglio”. Ma cosa significa comunicare meglio, oggi, nell’era in cui ogni giorno accade qualcosa di nuovo e rivoluzionario? Come si comunica meglio tra decine e decine di canali, i social sempre più potenti e avanzati, e i media tradizionali che, a discapito di tante dicerie, continuano a portare risultati importanti? Esatto, come si può, oggi, comunicare meglio?

Che poi… meglio di chi? Meglio perché?

Altre domande. Altra complessità da gestire. Il nostro mondo sta diventando veramente molto, molto tosto.

Ecco perché abbiamo scelto di appuntare diversi concetti che ci sembrano molto, molto importanti. Dopo averli scelti li abbiamo sintetizzati in singole parole, giusto una manciata, e la prima che ha messo tutti d’accordo è “semplicità”.

Senti come suona: comunica con semplicità.

E poi le altre: passione, persone, sempre.

Quindi:

  • comunica con passione;
  • comunica alle persone (quelle giuste);
  • comunica sempre.

Tutto questo, per noi, è comunicare meglio. Ed è quello che svolgiamo ogni giorno per chi si affida a noi, chi crede in quello che facciamo.